Fermo restando le indicazioni contenute nelle istruzioni d’uso di ogni macchina, di seguito sono riportate le indicazioni che
in genere devono essere considerate per l’impiego corretto della gru a torre.
Per la sicura installazione della gru è necessario eseguire un’indagine preliminare volta a rilevare tutti i dati ambientali di rilevante importanza come quelli di seguito elencati.
1. Natura del terreno. Il carico della gru va ripartito sul terreno in base alla sua resistenza, con i metodi indicati dal fabbricante
che possono essere, ad esempio, plinti prefabbricati in CLS su cuscino di ghiaia, nei casi più semplici, o fondazioni in calcestruzzo armato, sia per le gru fisse sia per quelle traslanti.
Nel caso di cantieri di nuova costruzione, è opportuno desumere la resistenza del terreno dalla relazione geotecnica; per gli altri cantieri, quando necessario, occorre farne redigere una appositamente.
Gli apparecchi di sollevamento pesano molto, anche diverse decine di tonnellate. Nel terreno sul quale viene installata la gru a torre, oppure insiste il piede stabilizzatore di una autogrù, si trasmette una tensione che si propaga a 45°.
Si forma cioè un cono di pressione che non deve intercettare il fronte di scavo che deve quindi essere ad una distanza pari alla profondità di scavo. Ad esempio, se uno scavo è profondo 4 metri, si dovrà stare con la base della gru ad almeno 4 metri.
Come disposto nell’Allegato VI al punto 3.1.3 del D.Lgs 81/08 e s.m.i., infatti, gli apparecchi di sollevamento devono essere utilizzati in modo tale da garantire la stabilità dell’apparecchio durante il suo impiego, in tutte le condizioni prevedibili e tenendo conto della natura del suolo.
2. Presenza di servizi tecnici nell’ area di cantiere.
L’indagine presso gli uffici tecnici competenti
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è doverosa soprattutto in aree cittadine dove la presenza di sotto servizi è consistente; seppure visibili, è necessario verificare le caratteristiche anche delle linee aeree per il rispetto delle distanze di sicurezza o per la predisposizione di adeguate protezioni.
I servizi, in linea di massima, sono:
• linee elettriche, tubazioni ad esempio di gas o di acqua, linee per telecomunicazioni (aeree o interrate),
• fognature,
• serbatoi interrati,
• camerette/locali interrate/i.
3. Presenza di ostacoli. Il controllo della posizione delle strutture esistenti che possono costituire ostacolo ai movimenti della gru è indispensabile per il suo esatto posizionamento: infatti, la gru non deve mai poter collidere con le strutture fisse, per la stabilità del mezzo e del carico in fase operativa o per la stabilità del mezzo quando è posta fuori servizio ed è esposta all’azione del vento. In quest’ultimo caso, il braccio della gru deve potersi liberamente orientare nella direzione del vento per esporre la minor superficie possibile. Qualunque struttura sufficientemente consistente ad opporre resistenza alla rotazione del braccio deve essere presa in considerazione, come ad esempio edifici, campanili, tralicci per telecomunicazioni, alberi.
4. Presenza di altre gru nelle vicinanze. La presenza di più gru operanti nella stessa zona determina il problema delle gru interferenti: tale argomento è trattato nel capitolo 7 Approfondimenti.
5. Presenza di strade, ferrovie o altre linee di trasporto e aree esterne al cantiere. Il raggio di azione della gru dovrebbe interessare esclusivamente l’area di cantiere; qualora ciò non risulti possibile si deve verificare che l’eventuale debordazione del braccio della gru all’esterno del cantiere non possa arrecare danno o disturbo, provvedendo, ove del caso, a prendere gli opportuni accordi e a predisporre i necessari apprestamenti. In ogni caso, i carichi devono essere movimentati all’interno dell’area di cantiere o, in casi particolari, attraverso corridoi preferenziali interdetti al transito o adeguatamente protetti.
6. Presenza di limitazioni per la sicurezza della navigazione aerea. Qualora l’installazione della gru ricada in un’area soggetta a limitazioni da parte dell’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) deve essere richiesta l’autorizzazione a quest’ultimo, che, in genere, prescrive la collocazione di segnali luminosi di colore rosso o bianco precisando la tipologia e la dislocazione dei segnali sull’ostacolo. I segnali luminosi devono essere posizionati sui punti più alti in modo da indicarne i contorni generali; qualora l’ostacolo sia alto più di 45 metri le luci devono essere collocate anche a livelli intermedi. L’ENAC ha facoltà di di chiedere l’abbattimento degli ostacoli.
7. Condizioni meteorologiche e rischi di origine naturale. L’indagine conoscitiva deve portare a conoscere le caratteristiche dei fenomeni atmosferici della zona in cui la gru è installata, in particolare per quanto riguarda il vento, affinché, in caso di necessità, possano essere predisposti i mezzi aggiuntivi necessari per la stabilità del mezzo di sollevamento. Il controllo della velocità del vento spesso risulta indispensabile, pertanto l’installazione di un anemometro è fortemente consigliata anche nelle gru prodotte senza questo strumento. I rischi di origine naturale che possono danneggiare la gru sono: le scariche atmosferiche, le irruzioni di acque, i moti del terreno, le cadute di masse dal terreno e le valanghe di neve; ciò considerato, l’indagine conoscitiva e le eventuali conseguenti misure relative all’installazione e alla protezione della gru sono indispensabili.